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Un anno fa mio padre mi ha detto "io l'anno prossimo organizzo il coast to coast....chi c'e' c'e'!!". Senza pensarci due volte ho detto "io ci sono!"

giovedì 28 luglio 2011

Giorno 3. Da Cuba a Carthage.

Protagonista indiscusso della giornata di oggi e' senza dubbio Gary Turner. So di non rispettare un ordine cronologico ma l'evento piu' importante merita le prime righe. Sono quasi le 7 di sera infatti quando ci imbattiamo in una ricostruzione di una vecchia stazione di benzina a Paris Spring. Fermiamo la macchina per dedicarci alle solite foto quando un signore sulla settantina si avvicina da lontano. "Scommetto che siete qui in viaggio di nozze". Gli spiego che in realta' siamo padre e figlia e lui si mette a ridere come solo i vecchi ridono. Gary e' il proprietario di questo pit-stop per Routers 66th da 8 anni e se ti ci imbatti devi avere tanto tempo. Prima ci ha fatto mettere in posa davanti al distributore con la sua bandiera bianca e blu della Route 66. Appena scattata ci fa promettere che l'avremmo spedita al sito web che cura suo figlio (http://garysgayparita.com/photos/visitors/), dove vengono postate tutte le foto delle persone che passano da li'.


Questa foto e' solo l'inizio...dopo averci offerto da bere Gary ci porta nel suo studietto, dove comincia a sciorinare nomi su nomi di posti da vedere, motel, ristoranti e dove ci spiega la magia della Route 66: "dopo questo viaggio avrete per sempre qualcosa da raccontare".  Compriamo un libro e una maglietta e dopo aver visitato il garage e dopo essere saliti su una Ford del 1920 ci rimettiamo in viaggio allontanandoci da Paris Spring, con Gary che ci saluta col braccio fino a che non diventa un puntino lontano.
























Riprendiamo la rotta, sempre sulla Mother Road che, come si vede nella foto, spesso e' solo una strada che costeggia la freeway,con l'unica differenza che ha dei limiti di velocita' piu' bassi...ma mai come in questo caso si puo' dire che non importa la meta ma bensi' il viaggio.





La giornata e' in realta' cominciata ben 12 ore prima dell'incontro con Gary. Oggi ci siamo messi in macchina verso le 8.30 del mattino e avendo "solo" 200 miglia da percorrere fino alla tappa successiva, ci siamo concessi una mattinata alle Meramec Caverns, delle caverne dove il bandito Jesse James si nascose nel 1870. Belle e suggestive, le Meramec Caverns sono l';ennesimo esempio di come gli americani siano bravi e fantasiosi (a volte troppo) nel gestire le risorse naturali, traendone profitto. La visita difatti non e' una semplice passeggiata dentro le grotte ma bensi' e' un susseguirsi di effetti ottici e giochi di luci abilmente e artificialmente creati per stupire.



 Dopo le cavene e un breve giro in barca sul fiume Meramec ci siamo nuovamente messi in macchina diretti verso ovest.Il Missouri e' caratterizzato da ampie pianure dove ogni 8-10 miglia troviamo dei micro agglomerati di case oppure ampi ranch che troneggiano nel mezzo della pianura, circondati dalla tipica staccionata bianca o rossa e da allevamenti di cavalli e mucche. Da qualche parte la steak delle innumerevoli steakhouse dovra' pur arrivare...

Il Carthage Inn.
Arrivati a Carthage ci siamo subito diretti nel motel che avevamo visto su una guida. Arrivati al portone scendo dalla macchina, busso e aspetto questo baldo giovane di 70 anni a cui chiedo la disponibilita'. Purtroppo mi viene detto che il B&B e' inattivo come tale da un anno, causa gravi condizioni di salute della padrona di casa. Ripieghiamo dunque su un altro motel, il Carthage Inn, che notiamo subito essere parecchio pieno. Ci viene pero' spiegato che un paio di mesi fa' a Joplin c'e' stato un tornado che ha spazzato via una parte della cittadina: il motel e' dunque quasi pieno dal momento che vi soggiornano tutti i lavoratori che stanno rimettendo in piedi la cittadina devastata dal tornado. I nostri vicini dunque sono Jose', Miguel, Pablo y Sandro, operai messicani che ormai da due mesi vivono stabili qui con mogli e prole al seguito. A parte qualche ragno e e qualche cavalletta impertinente il soggiorno sembra andare bene anche oggi.
Ultima informazione su questa ridentisssssima cittadina....all'inizio del paese si impone un bellissimo palazzo (che obbliga a chiedersi...ma come ci e' finito qui un palazzo cosi' bello?) che e', chicca per i cinefili accaniti, quello dove e' stato girato "Ritorno al Futuro" del 1985.

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